Cenni Storici
Ancona, quale sede universitaria, è una realtà relativamente recente, conseguente ad un lungo processo di realizzazione di aspirazioni e motivazioni culturali, sociali, economiche, storiche. Ancona, già nel Medioevo sede di una Scuola di Diritto ottenne da Papa Pio VI nel 1562 l'autorizzazione ad istituire uno "Studium Generale cuiuscumque Facultatis et Scientiae", con la Facoltà di Diritto Civile e Canonico e di Teologia, con la possibilità inoltre di istituire altre Facoltà.
Il collegio dei dottori aveva potestà di conferire i vari gradi accademici. Ai dottori e agli studenti venivano altresì riconosciuti privilegi, prerogative, immunità proprie degli altri Studi Generali, quali quelli di Bologna e Padova. Il nuovo Studium caratterizzato per un secolo da fervore di studi, subì un declino progressivo nella seconda metà del XVII secolo a causa l'attrazione esercitata sui giovani delle famiglie benestanti della città dai più famosi Studi di Roma e Bologna.
Tale declino culminò nel 1739 con una prima chiusura dello Studium. Nel 1746, su delibera del Consiglio Comunale, approvata da Papa Benedetto XIV, venne nuovamente attivata la cattedra di Diritto Civile e Canonico, cattedra la cui breve vita ebbe termine con i grandi sconvolgimenti politici degli anni 1797-1799. Le aspirazioni universitarie di Ancona, per lungo tempo apparentemente sopite, riemersero al termine della prima Guerra Mondiale, dapprima incerte e confuse, successivamente con contorni più precisi, inquadrata in sempre più razionale coscienza dell'intera problematica universitaria regionale.
Le fasi successive, durate fino al termine degli anni 20, furono contrassegnate da proposte diverse, mai giunte alla fase di realizzazione, quali la creazione di una Confederazione universitaria regionale, con Rettorato ad Ancona, con la presenza nella stessa città del triennio clinico di medicina (a completamento del triennio biologico dell'Università di Camerino) e di una non meglio definita Scuola Superiore di Commercio. Agli inizi degli anni 30 il disegno di un'intesa regionale su una programmazione universitaria globale che prevedesse la realizzazione anche ad Ancona di una Università trovò illuminati e strenui propugnatori nei soci e nel presidente dell'Istituto Marchigiano di Scienze Lettere ed Arti, istituito nel capoluogo nel 1925.
Il paziente lavoro istruttivo e propositivo, interrotto dagli eventi della seconda Guerra Mondiale, venne ripreso nel dopoguerra e tra proposte, richieste opposizioni prese di posizione campanilistiche, silenzi e dinieghi ministeriali, nel 1959 si giunse all’approvazione , da parte del Consiglio Comunale di un consorzio costituito tra Comune, Amministrazione Provinciale, Camera di Commercio, per il potenziamento degli studi universitari nelle Marche, ed in particolare per promuovere l'istituzione ad Ancona di una Facoltà di Economia e Commercio, quale sede distaccata dell'Università di Urbino. Le lezioni della nuova Facoltà ebbero inizio nel novembre del 1959, precedendo di 3 mesi il riconoscimento legale ( D.P.R. del febbraio 1960 ). Solo dieci anni più tardi, esattamente nel 1969, il Consiglio Direttivo del Consorzio, presieduto e stimolato dal professor Trifogli, approvò tutti gli atti relativi alla istituzione della Libera Università di Ancona, nonché il relativo statuto, con l'attivazione del primo biennio della Facoltà di Ingegneria e del triennio biologico della Facoltà di Medicina e Chirurgia. Il consiglio Superiore della Pubblica Istruzione espresse successivamente parere favorevole, autorizzando l'attivazione della Facoltà di Ingegneria per L'Anno Accademico 1969-70 e di quella di Medicina per l'anno successivo.
Era così nata ad Ancona la Libera Università, riconosciuta definitivamente come Università statale in tempi molto brevi, ed esattamente il 18 gennaio 1971. La città di Ancona divenne finalmente sede Universitaria, con due Facoltà proprie, alle quali venne in seguito aggregata anche la Facoltà di Economia e Commercio. Nell'Anno Accademico 1988-89 venne istituita la Facoltà di Agraria (corso di laurea in Scienze Agrarie) e, nell'Anno Accademico 1991- 92, la Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali (corso di Laurea in Biologia Generale con indirizzi in Biologia Marina ed Oceanografica ed in Biotecnologie). Sono attivi nelle cinque Facoltà 15 corsi di Laurea, 30 scuole di specializzazione , 12 dottorati di ricerca con sede amministrativa ad Ancona. La popolazione studentesca, dalle iniziali 290 matricole dell'anno '69-'70 è andata progressivamente aumentando fino alle quasi diciassettemila unità. Il corpo accademico è attualmente costituito da oltre 500 professori e ricercatori e altrettanti collaboratori tecnici e amministrativi. Le attività didattiche e di ricerca, all'inizio ospitate in sedi diverse, spesso inadeguate ed insufficienti, trovano attualmente una sistemazione tripolare: un polo scientifico e tecnologico in località Monte Dago, in un complesso di edifici tra i quali spicca la monumentale e prestigiosa opera progettata dall'architetto italo- americano Belluschi. Tale polo ospita la Facoltà d'Ingegneria, la Facoltà di Agraria, la Facoltà di Scienze.
Nella stessa località si sta completando la struttura edilizia necessaria per soddisfare e necessità didattiche e scientifiche della nuova Facoltà biologica: un polo biologico, scientifico e sanitario in località Torrette è costituito da un complesso edilizio per le esigenze didattiche e di ricerca della Facoltà di Medicina; un polo economico , nel centro storico della città, che si identifica con la Facoltà di Economia , che ha sede nello splendido edificio restaurato dell'ottocentesca caserma Villarey. Un piccolo polo è rappresentato, in prossimità del Passetto, da Villa Maria, sede del corso di laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria. L'attività amministrativa e di coordinamento trova la sua ideale collocazione logistica, nell'Ottocentesco ex Palazzo della Provincia , in Piazza Roma, sede del Rettorato e della Direzione Amministrativa, in stretta vicinanza con altri edifici in cui trovano spazi per la loro attività i rimanenti servizi amministrativi.
Il patrimonio edilizio è completato dagli insediamenti ed impianti sportivi in località Posatora, nella vasta area ex sede della Facoltà di Medicina, distrutta dalla rovinosa frana nel 1982. Nella medesima area è stato progettato un moderno orto botanico, quale completamento, insieme all'Azienda Agraria, già attiva nel vicino comune di Agugliano, delle esigenze didattico-scientifiche della Facoltà di Agraria. Si prevede inoltre, in tempi medio-lunghi, la completa ristrutturazione della ex caserma Stamira, l'ultima acquisizione dell'Università dorica e si ipotizza il suo utilizzo come foresteria per studenti e studiosi di altre Università anche non italiane, che sempre più numerosi frequentano gli Istituti e Dipartimenti nell'ambito di progetti nazionali ed internazionali di aggiornamento e ricerca.
In data 18 gennaio 2003 l'Università degli Studi di Ancona ha cambiato denominazione in "Università Politecnica delle Marche", a seguito di Decreto Rettorale n. 107 del 27.11.2002 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 297 del 19.12.2002.